Maggio mese mariano

Il mese di Maggio è da sempre dedicato a Maria, la Santissima Madre di Dio. Eppure spesso la preghiera del Rosario, che più ci consente di contemplare la vita di Gesù attraverso la presenza della Madre, sembra sempre polverosa, quasi relegata ad una devozione del passato. Nella storia della Chiesa da subito è nato un legame speciale con la Vergine Maria: Lei ha accolto con il suo “sì” il Signore Gesù nel suo grembo, Lei lo ha custodito insieme a San Giuseppe, fino alla croce, fino a Pentecoste.
Mi piace pensare che nel cuore di Maria ci sia sempre spazio per tutti i figli che ricorrono a Lei: non ci si presenta davanti a Lei per i “meriti” delle nostre azioni, ma nell’accogliere il DONO della Sua bontà.
Così Maria è Colei che presenta a Gesù le nostre preghiere, come tanti Santi ci hanno insegnato lungo i secoli. Anche nella musica ci sono tantissimi canti dedicati a Lei, che ne esaltano l’umiltà e al tempo stesso la grandezza; dicono che è la più alta tra le donne, ma che si abbassa ad ascoltare la voce anche degli ultimi. Rivolgersi a Maria, con cuore sincero, è fondamentale per la nostra vita di Fede… la bellezza del suo cuore, la tenerezza del suo essere Madre, sono fonte di vita nuova.
Maria non solo è la madre di Cristo, ma di tutti noi fedeli (diceva San Paolo VI nel 1964) che, in piena continuità con la storia della Chiesa, ci dice che: «Noi crediamo che la Santissima Madre di Dio, nuova Eva, Madre della Chiesa, continua in cielo il suo ruolo materno verso le membra di Cristo». Anche Papa Francesco ci rivela l’atteggiamento da avere verso Maria: «Guardiamo lei, nostra Madre, e lasciamoci guardare da lei, perché è la nostra Madre e ci ama tanto; lasciamoci guardare da lei per imparare a essere più umili, e anche più coraggiosi nel seguire la Parola di Dio; per accogliere il tenero abbraccio del suo Figlio Gesù, un abbraccio che ci dà vita, speranza e pace». La Vergine Maria ci aiuti a non sentirci mai esenti da colpe, mai ripiegati su noi stessi al punto di lasciare alla preghiera di lode e benedizione gli “scampoli” delle nostre giornate. Nella nostra comunità parrocchiale c’è molto da “fare”: non tanto cose esterne a noi, ma il “fare” vero che è prenderci cura sul serio del nostro cuore e della nostra Fede con l’aiuto del Signore Gesù.
Davanti a noi ci attende un’estate da vivere insieme, portare nel cuore (e nello Spirito) i frutti di quest’anno pastorale e, soprattutto, iniziare ad affidare a Lei tutto il nostro futuro e il nostro oggi: se saremo uniti a Lei, possiamo stare certi, lo saremo anche a Suo Figlio Gesù e alla Chiesa tutta.

don Eugenio

Per leggere e scaricare integralmente la lettera di maggio, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 950KB).

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