Sinodalità: un tempo per camminare insieme

Tempo di sinodalità, tempo liturgico della Quaresima, tempo che nelle nostre vite di tutti i giorni sembra non bastare mai. Il tempo che viviamo è un dono, un dono del Signore: lo abbiamo sentito più volte, ma mai come in questo periodo tale affermazione chiede di trovare un posto speciale nel nostro cuore. Abbiamo iniziato il percorso sulla sinodalità in Parrocchia, in comunione con quanto vivono le altre comunità della Diocesi e tutta la Chiesa in Italia, mettendoci appunto in “ascolto” dell’altro come occasione di incontro con il Signore Gesù. Tempo ed ascolto sono due dimensioni che chiedono di andare di pari passo: un ascolto senza avere tempo, infatti, non consente all’altro (e alla sua storia) di entrare in profondità in noi. Inoltre non lascia lo stupore di sapere come da quella condivisione anche la nostra vita si può arricchire (questo anche a livello spirituale!). Sapere come Dio sta operando nella vita degli altri aiuta a sentirci meno soli, a farci sperimentare che le nostre storie sono intrecciate le une con le altre dentro una trama grande che ha Dio per protagonista.
Anche quest’anno non vivremo il momento delle benedizioni casa per casa: lo abbiamo deciso come Vicariato Urbano (che è l’insieme delle parrocchie della città di Rimini), ripromettendoci di trovare insieme un modo per essere prossimi alle nostre comunità, facendo sentire che il Signore anche quest’anno non ci abbandona. Noi pastori desideriamo essere vicini alle persone che il Signore ci affida, ma in sicurezza e nel rispetto della salute di tutti. Siamo già al lavoro per scoprire, anche con il Consiglio Pastorale, le modalità più adeguate per vivere le benedizioni (per le strade? Per quartieri? Staremo a vedere!).
Penso che sia già questo un frutto bello di cui ringraziare il Signore: decidere insieme, ascoltare il Signore per sentire cosa ci sta chiedendo in una linea comune… Può sembrare una cosa scontata, ma anche nella Chiesa c’è sempre più bisogno di prendere decisioni insieme, alla luce dello Spirito Santo (evitando scelte da “battitori liberi”). Comunità, partecipazione e missione sono tre parole che accompagnano il cammino sinodale della Chiesa italiana.
Cerchiamo allora di vivere questo tempo di Quaresima per intensificare la nostra preghiera, per fare qualche digiuno (non solo di cioccolata, ma soprattutto dai social o da parole vane), per concentrarci su piccole azioni di carità. Oggi siamo chiamati ad interrogarci seriamente su come vediamo la Chiesa e la nostra Parrocchia da qui ad una prospettiva di tempo a medio-lungo termine e, in funzione di questo, fare scelte di vita oggi in Gesù.
Mi sembra che la straordinaria novità del Vangelo risieda proprio qui: lasciare risuonare questa Parola per le nostre strade; non avere paura di nuove avventure, di ripensarci come Chiesa e come comunità; essere consapevoli della presenza del nostro Signore nella vita e nel cammino di tutti, che si fonda sull’Eucarestia.
Tutti, nessuno escluso, siamo chiamati a vivere (e lasciarci provocare) da tutto questo. E allora vedremo cose belle… verso la Pasqua del Signore Gesù che chiede anche a noi di vivere da risorti.

don Eugenio

Per leggere e scaricare integralmente la lettera di febbraio, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 1,3MB).

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