Rendere ragione della speranza che c’è in noi

Settembre segna sempre per noi la “ripresa”: scuola, ritorno dalle ferie, inizio attività pastorali… ma a tutti noi sembra di non staccare mai. Allora a me piace pensare a quando si Iegge un libro bello, che ti appassiona, che mentre sfogli le pagine apri capitoli nuovi. Ci attendono cambi importanti anche nella nostra Diocesi: il Vescovo Francesco, infatti, compie 75 anni e si avvicina per noi un probabile cambio di Vescovo. A lui rinnoviamo il nostro GRAZIE per come in questi anni ha accompagnato e sostenuto con affetto e vicinanza sinceri tutta la Chiesa di Rimini e anche la nostra Parrocchia.
Quest’anno, con il Consiglio Pastorale abbiamo scelto di mantenere il tema della “SPERANZA”, di cui abbiamo tanto bisogno e che chiede di essere ancora più fortemente fondato sul Signore Gesù. La Speranza, che è una virtù teologale, si fonda non tanto sulle nostre attese o previsioni, ma sulla persona di Gesù che anche oggi vive ed è presente nelle nostre vite e nelle strade della nostra comunità. Abbiamo vissuto una bella estate con i VIP (Venerdì In Parrocchia) e il caloroso affetto ed entusiasmo del Gruppo Tecnico, il GREST (realizzato grazie aII’ANSPI), i campi estivi e tanto altro, ma soprattutto tanti i volti incontrati in questi mesi! Abbiamo dunque, anche per quest’estate, tanti motivi per ringraziare il Signore e per affidare alla sua bontà i frutti che germoglieranno nei prossimi mesi.
Abbiamo pensato anche ad un ricco programma per la Festa di San Raffaele, che culminerà nella S. Messa solenne domenica 25 settembre e che nel frattempo vedrà tutti noi coinvolti in giochi, momenti di riflessione e catechesi, e soprattutto vedrà il nostro voler trovarci insieme come popolo di Dio convocato (ed amato) dal Suo Signore.
C’è un’espressione che prendo in prestito da fr. Luciano Manicardi (del Monastero di Bose) e mi sembra molto intensa per tutti noi: è l’invito a lasciarsi stupire dal quotidiano e dall’andare in profondità nelle cose. Abbiamo bisogno di prenderci dei tempi distesi per far sì che la Parola del Signore possa fruttificare dentro di noi, altrimenti – dice Manicardi – rischiamo di “affogare nella superficialità”. Infatti, contrariamente a ciò che pensiamo, non si affoga nella profondità ma nel rimanere sulla superficie delle cose. Che sia un beII’augurio di speranza per noi? Io penso di sì! Buon inizio anno pastorale con la speranza – viva e certa in Gesù – che andando in profondità nelle nostre vite e nelle nostre relazioni possiamo sentirci chiamati a rendere ragione – dice San Pietro in 1Pt – della speranza che c’è in noi.

don Eugenio

Per leggere e scaricare integralmente la lettera di settembre, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 4MB).

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